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Gianmaria Testa

Concerto in duo, Canzoni e poesie

Un concerto-spettacolo semplice ma di grande emozione e di grande comunicatività che Gianmaria Testa ha portato in giro per molti anni in tutta Italia e all’estero.

Gianmaria Testa , voce, chitarra
Piermario Giovannone , chitarra, melodica

Gianmaria Testa

Da questa parte del mare ha ricevuto la TARGA TENCO 2007 come miglior album dell’anno. Dopo una presentazione a Parigi (L’Européen dal 17 al 21 ottobre 2006), il nuovo disco sarà presentato anche in Italia (il 25 ottobre al Teatro Regio di Torino, il 26 ottobre al Teatro Modena di Genova, il 27 e il 28 ottobre alla Galleria Toledo di Napoli, ecc.), in Germania e Austria (dicembre 2006), in Olanda (The Hague Jazz Festival – 18 e 19 maggio 2007) e in Canada (Festival di Québec – 15 luglio 2007). Il 25 maggio 2008 è stato presentato anche al Joe’s Pub di New York con un bel sold out.

È inoltre uscito, alla fine del 2011, e più precisamente il 17 ottobre 2011, giorno del suo compleanno, il nuovo lavoro discografico di inediti di Gianmaria Testa. Il nuovo cd, “Vitamia”, è una sorta di bilancio di vita personale e di vita sociale e rappresenta la naturale evoluzione dello spettacolo teatrale con teatrale con Battiston, ma le canzoni sono state totalmente riviste e riarrangiate. Gianmaria ha compiuto da poco 18.980 giorni e ha sentito l’esigenza di guardarsi indietro e dentro, di guardare al segno che 18 mila giorni hanno lasciato sul nostro paese e sulla vita degli italiani.

Pier Mario Giovannone

Alcuni estratti della Stampa italiana su

IL VALZER DI UN GIORNO”

GIANMARIA TESTA - Il valzer di un giorno

di Antonio Vivaldi

da “Musica!”, 15 marzo 2001

“… Gianmaria Testa forse perché vive in provincia e non fa il musicista a tempo pieno, sceglie di proseguire secondo l’antica arte: canzoni costruite sulla chitarra acustica, arrangiamenti delicati, voce rincuorante, attenzione a ogni singola parola, rispetto per maestri e colleghi… Un disco che sa di legno, vino leggero e confidenze tra amici…”

POESIA, CUORE E TESTA

di Sonia Maranci

da “Corriere Mercantile”, 21/12/2000

“… I testi, così come le melodie delle sue canzoni, sono eleganti ed essenziali al contempo, parlano e ricordano il rumore del mare, il suono del treno sulle rotaie, del vento. Con la sua voce calda Gianmaria riesce ad accompagnare i ritmi più svariati, dal tango, alla bossanova, al jazz, alla canzone semplice e depurata da ogni abbellimento, fino al silenzio. Musica e parole concorrono insieme ad entrare nell’immaginazione dello spettatore, che vede e fissa le immagini dei testi nella propria mente… Sul finale ovazione del pubblico e alla richiesta del secondo bis, cadenzata da un battito di mani assordante, Gianmaria fa capolino sul palco attonito, si siede e canta Piccoli fiumi, fiumi che si gettano in mare decisi, come lui, nel regalare canzoni e nel dire infine “ora dovete proprio andare a casa”

TESTA, UN VALZER LUNGO UN GIORNO

di Giovanni Ballerini

da “La Nazione”, 21/12/2000

“Due chitarre acustiche, canzoni e poesie per Gianmaria Testa, che torna in concerto a Firenze (stasera al Teatro della Pergola) per presentare dal vivo il suo nuovo lavoro, Il valzer di un giorno. Per questo nuovo cd di Testa, edito da ElleU Multimedia e realizzato insieme al chitarrista e amico Pier Mario Giovandone, è stato scelto un canale “alternativo” di distribuzione, quello delle edicole italiane. Una scelta vincemte quella del ferroviere/cantautore piemontese visto che la prima tiratura di 20.000 copie è stata subito esaurita…”

FINALMENTE HA UN EREDE IL TEATRO-CANZONE DI GABER

di Gabriele Ferraris

da “Tutto Libri – La Stampa”, novembre 2000

“… Ci fa piacere notare un forte movimento d’opinione a favore di Gianmaria Testa: non pochi tra i nostri cortesi corrispondenti, indicano il cantautore piemontese tra le poche, autentiche novità di valore dell’asfittico panorama musicale italiano. Non possiamo che concordare: Il valzer di un giorno, l’album appena uscito, e finalmente distribuito capillarmente in Italia grazie al circuito delle edicole, è senza dubbio una delle più convincenti prove dell’annata. Siamo ammiratori della prim’ora, di Testa, e non può che rallegrarci il fatto che, dopo la Francia, anche l’Italia cominci ad apprezzarlo.

GIANMARIA TESTA: “LA MIA MUSICA NON HA BISOGNO DEL MARKETING”

di Alberto Campo

da “La Repubblica”, 16/10/2000

“… Come se i due suonassero in casa di chi lo ascolta: questa la sensazione “domestica” che comunica il primo approccio con Il valzer di un giorno . Voce e chitarre, null’altro…”

CON TESTA UN VAGONE DI EMOZIONI

di Fabrizio Zampa

da “Il Messaggero”, 24/10/2000

“… Cosa canta Testa? Sottili sfumature ed emozioni della vita, piccole e grandi raffinatezze che restano nascoste a chi ha fretta ed esige tutto subito, ma non a chi ha voglia di qualità. E con garbo, e con una voce profonda e musicale offre titoli come Dentr o la tasca di un qualunque mattino, Un aeroplano a vela, Le donne nelle stazioni, Città lunga, Piccoli fiumi, Il valzer di un giorno”.

DENTRO IL CALEIDOSCOPIO DI GIANMARIA TESTA SWING, BLUES e BOSSA NOVA

di S. Ces.

da “Corriere della Sera”, 1/3/2000

“L’intero concerto è un percorso nelle melodie che sono un caleidoscopio di suoni e uniscono la bossa nova al tango e allo swing, con una malinconica vena blues. Le canzoni attraversano storie d’amore che si perdono nelle stazioni ferroviarie, raccontano di solitudini nascoste nella tranquilla vita di provincia, descrivono deserti mai visti e amanti che passeggiano per le strade di Roma, ritraggono attimi abbaglianti nelle esistenze di persone normali…. Canta e parla con la sua voce bassa e roca, racconta gli incontri artistici, aneddoti e ricordi legati a ogni brano, si scatena con la chitarra. Di rado sorride, ma a vederlo sul palco sembra che abbia perso molta della sua iniziale timidezza. Eppure lui che ha trionfato all’Olympia parigino, ancora non riesce a nascondere l’imbarazzo di fronte agli applausi e alle grida di entusiasmo del pubblico che ha seguito attento e silenzioso l’intero concerto. Testa ritorna per i due bis finali, Il valzer di un giorno e L’automobile, ed è costretto ad un’ultima canzone fuori programma. «Fate un rumore tale… » si schernisce di fronte al pubblico che non vorrebbe più vederlo andare via”.

CARTA BIANCA PER GIANMARIA TESTA, IN CONCERTO VENERDI’ PROSSIMO AD ALBA

di Guido Festinese

da “Il Manifesto”, 18/1/2000

“”Gianmaria Testa è un artigiano prezioso delle note d’autore italiane. Ormai è un po’ logoro, anche se malignamente attivo lo stereotipo del nemo propheta in patria per il capostazione di Cuneo che parla di notti, nebbie e belle signore che svaniscono ad uditori portoghesi, francesi, canadesi, ed incanta un po’ tutti. Meglio così: una bella nicchia di musiche e parole ben limate riesce a sfuggire alla trappola perversa del tour che fa seguito ad un disco, che fa seguito ad un’apparizione televisiva. Testa va in tour come e quando può, in un disordine faticoso e poetico in cui si incrociano i passaggi dei rapidi da seguire sul quadro comandi e le idee per le nuove canzoni…”

GIANMARIA TESTA INCANTA IL SOCIALE

di Beppe Malò

da “Il Giornale”, 23/1/2000

“Ha giocato bene la sua carta bianca che il Teatro Sociale di Alba ha messo a disposizione a Gianmaria Testa , dando vita ad un concerto ricco di contenuti, profondo senza essere concettuale, divertente senza essere nazional-popolare… Il titolo della serata è La canzone nuda e basta ascoltare la prima canzone per capirne il significato. Gianmaria Testa canta le sue canzoni senza enfasi, qui nessuno cercherà di stupirvi con effetti speciali…Spesso sono piccole storie, ricordi, trame rese impressioniste dalla foschia della pianura cuneese quelle che Testa mette in musica per incantare il pubblico…”

I LAMPI DEL SIGNOR NESSUN POSTO. Le malinconiche tenerezze di Gianmaria Testa

di Elio Bussolino

da “La Repubblica”, 6/11/99

“… Ha un gran gusto della parola questo Signor Nessunposto, e la sua voce, che pure si concede volentieri licenze espressive care ai cantanti di jazz, ha grande rispetto per il suono di sallabe e dittonghi, avvolgendo le une e gli altri in quella sorta di caldo e morbido canovaccio protettivo tessuto dalle corde di una chitarra che si muove agile e sicura dalle noti battenti di un blues come L’automobile alle frasi voluttuose e languide di Lampo, il tango che dà il titolo al suo ultimo album. Fra l’uno e l’altro c’è un sacco di spazio per gli arpeggi delicati che riempiono i fondali delle vicende e dei personaggi di quelle sue ballate soffuse di malinconia e di tenerezza, di intimità e di desiderio, e dunque per le immagini color seppia di Un aeroplano a vela e della dialettale La ca sla culina, le astrali diapositive di Biancaluna e Comete, i poetici appunti di Tuareg e le impalpabili tracce di Polvere di gesso. Due pienoni di seguito, ecco il soldo che il Folkclub ha regalato anche stavolta all’amabilissimo Signor Nessunposto. Il meno che potesse offrire a un tal gentiluomo”.

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www.gianmariatesta.com
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