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ATTRAVERSO
BrunelloDeLucaMirabassiPaoliniTesta



Mario Brunello - violoncello
Erri De Luca - voce
Gabriele Mirabassi - clarinetto
Marco Paolini - voce
Gianmaria Testa - chitarra


disegno luci di Andrea Violato
fonica di Claudio Viberti

Un grande violoncellista classico, un jazzista che sfugge alle definizioni,
un cantautore-poeta innamorato della forma canzone,
e l'artista più graffiante del nostro teatro.
Tutti insieme per far diventare spettacolo le pagine di Erri De Luca.
Che parlano d'amore, ma anche dell'Italia malata di oggi.

E Erri De Luca, proprio lui, sarà in scena accanto a loro.


Un progetto speciale, ATTRAVERSO, pensato espressamente per il Festival della Letteratura di Mantova edizione 2003. Un incontro tra amici. Un mescolarsi di musiche, parole, poesie, teatro. Sul palco del Teatro Ariston, per due sere consecutive che difficilmente saranno una uguale all'altra, un grande solista classico; un attore veneto, maestro dell'epica popolare e del racconto; un cantautore"fuori mercato", poeta del quotidiano; un jazzista sui generis che col clarino sa fare anche l'impossibile; e soprattutto uno scrittore italiano, penna e spirito solitario, che per una volta passa dall'altra parte e sale in scena. Sono Mario Brunello, Marco Paolini, Gianmaria Testa, Gabriele Mirabassi e Erri De Luca.
Uno è praticamente la massima autorità su Johann Sebastian Bach, al punto da poter permettersi di scomporre le sue sonate per poi ricomporre le note in nuove suite. Un altro ha preso per il collo il palcoscenico e ne ha fatto la sua personale prima pagina di cronaca, parlando di scandali nazionali tipo quello del Vajont. Il terzo si è innamorato della forma canzone, racconta storie con la musica, ma, spezzando l'immagine classica del cantautore, è capace di mettersi in gioco e confrontarsi con altre musiche e altre arti. Il quarto usa il clarinetto per scompaginare spartiti e convinzioni: è un jazzista difficilmente definibile, improvvisare è la sua arte. L'ultimo, lo scrittore-poeta, è il capobanda perchè gli altri quattro sono lì per lui, ma non c'è stato sangue nel rito di affiliazione, solo parole, disposte sulla pagina una dietro l'altra da essere poesie e romanzi.
C'è la voglia di stare insieme e di dividere e condividere del tempo.
Che succederà a Mantova? Difficile dirlo adesso. Sarà un "attraversarsi", un mescolarsi, un incontrarsi: poesie di Erri e canzoni di Gianmaria, il Bach di Mario e i racconti di Marco. Una somma di dettagli, impressioni, sguardi.