Un progetto speciale, ATTRAVERSO, pensato espressamente
per il Festival della Letteratura di Mantova edizione 2003. Un
incontro tra amici. Un mescolarsi di musiche, parole, poesie,
teatro. Sul palco del Teatro Ariston, per due sere consecutive
che difficilmente saranno una uguale all'altra, un grande solista
classico; un attore veneto, maestro dell'epica popolare e del
racconto; un cantautore"fuori mercato", poeta del quotidiano;
un jazzista sui generis che col clarino sa fare anche l'impossibile;
e soprattutto uno scrittore italiano, penna e spirito solitario,
che per una volta passa dall'altra parte e sale in scena. Sono
Mario Brunello, Marco Paolini, Gianmaria Testa, Gabriele Mirabassi
e Erri De Luca.
Uno è praticamente la massima autorità su Johann
Sebastian Bach, al punto da poter permettersi di scomporre le
sue sonate per poi ricomporre le note in nuove suite. Un altro
ha preso per il collo il palcoscenico e ne ha fatto la sua personale
prima pagina di cronaca, parlando di scandali nazionali tipo quello
del Vajont. Il terzo si è innamorato della forma canzone,
racconta storie con la musica, ma, spezzando l'immagine classica
del cantautore, è capace di mettersi in gioco e confrontarsi
con altre musiche e altre arti. Il quarto usa il clarinetto per
scompaginare spartiti e convinzioni: è un jazzista difficilmente
definibile, improvvisare è la sua arte. L'ultimo, lo scrittore-poeta,
è il capobanda perchè gli altri quattro sono lì
per lui, ma non c'è stato sangue nel rito di affiliazione,
solo parole, disposte sulla pagina una dietro l'altra da essere
poesie e romanzi.
C'è la voglia di stare insieme e di dividere e condividere
del tempo.
Che succederà a Mantova? Difficile dirlo adesso. Sarà
un "attraversarsi", un mescolarsi, un incontrarsi: poesie
di Erri e canzoni di Gianmaria, il Bach di Mario e i racconti
di Marco. Una somma di dettagli, impressioni, sguardi.