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Produzioni Fuorivia

presenta:

ERRI DE LUCA
in


A DUE VOCI

con inoltre:
Aurora De Luca – canto

 

Una chitarra, un narratore d’eccezione, Erri De Luca, che strimpella e una ragazza di 19 anni, Aurora De Luca, che -come dice Erri- abbassa felicemente l’età media della compagnia e ne aumenta la qualità canora.
Tutto qua. Niente di più.
Questo è, in estrema sintesi, “A due voci”, nuova avventura di uno scrittore che da un po’ di tempo a questa parte si è tolto la voglia di attraversare i palcoscenici italiani e non solo (il suo “Chisciotte e gli invincibili” in compagnia di Gianmaria Testa e di Gabriele Mirabassi, è stato programmato con successo anche in Francia, in Svizzera e in Canada) e di raccontare le sue storie in viva voce e viva presenza.
Qui si racconta dell’emigrazione nostra e di quella nuova, si parla di alberi, di amore consolato, si “sfruttano” poeti cari, da Marina Zvetaeva a Nazim Hikmet, si canta un paio di volte in napoletano, la seconda con una farsa dell’avanspettacolo, si conclude in bellezza.

 

Erri De Luca
È nato a Napoli nel 1950 e attualmente vive nella campagna romana. Prima di diventare giornalista, scrittore e traduttore dall'ebraico, ha fatto il muratore, l'operaio e lo scaricatore all'aeroporto di Catania. Negli anni Settanta era un dirigente di Lotta Continua, a Roma. Dopo lo scioglimento dell'organizzazione, nel 1977, ha scelto di stare dalla “stessa parte di allora” e diventare operaio.
La passione per i libri e per la scrittura è nata con lui, ragazzino difficile e introverso. Leggeva i libri della biblioteca del padre Aldo, un grossista di pomodori appassionato della storia dei papi, della II Guerra Mondiale e dei campi di sterminio. E buttava giù storie di cui generalmente si sbarazzava.
L'incontro con l'ebraico antico è stato invece casuale. Un giorno mentre si stava preparando a partire per l'Africa come volontario, ha afferrato distrattamente l'unico libro che aveva sul comodino. Era la Bibbia. Ha trovato dei racconti bellissimi che lo hanno convinto a imparare la lingua , per capirla dall'originale.
Ha pubblicato i romanzi Non ora, non qui (1989), Una nuvola come tappeto (1991), Aceto, Arcobaleno (1992) sui suoi compagni di lotta negli anni della rabbia, Tu, mio (1998), Tre cavalli (1999), Montedidio (2001) e il recente Il contrario di uno (2003), raccolta di racconti brevi. De Luca scrive utilizzando la struttura del romanzo breve o racconto lungo. La sua è una lingua semplice e dura, di una semplicità ricercata e letterariamente raggiunta attraverso il sentimento, senza ammiccamenti. Perfetta. "Una lingua tutta scontata nel corpo, in cui i pensieri non sono che gli sforzi dei muscoli facciali e i sentimenti l'intensità del respiro".
Ha tradotto alcuni libri dell'Antico Testamento: Esodo/Nomi (1994), Giona/Iona (1995), Kohélet/Ecclesiaste (1996), Il libro di Ruth (1999).
Ha curato per l'Avvenire una rubrica 'Voci', sistemata proprio sotto la testata del giornale cattolico. Ogni giorno, per diversi anni, ha appuntato i suoi pensieri tratti per lo più dalle cose che gli sono capitate. Poi ha aggiunto 'in proporzione sabbatica', uno su sette, pensieri sui versi delle sacre scritture. Poi, tutti quanti i pezzi riuniti hanno dato forma al libro Alzaia (1997). Attualmente collabora al Corriere della Sera e al Manifesto, come opinionista.
Da ricordare, ancora, la pièce teatrale edita da Mondadori Morso di luna nuova (2005), la raccolta di poesie Sola andata (Feltrinelli 2005), In nome della madre (Feltrinelli 2006) e l’ultimo, appena uscito, Il giorno prima della felicità (Feltrinelli 2009).
Un capitolo a parte merita la sua avventura teatrale: Chisciotte e gli invincibili accanto a Gianmaria Testa e Gabriele Mirabassi, ha girato per 4 stagioni in Italia, per due in Francia (ed è stato anche alle Bouffes du Nord di peter Brook) ed è passato anche in Svizzera, Canada e Spagna. Dal dicembre 2008 inoltre è in tournée una nuova messinscena a partire dal suo testo IN NOME DELLA MADRE con, oltre a De Luca, Simone Gandolfo e Sara Cianfriglia.
I suoi libri preferiti sono La Montagna incantata di Thomas Mann e Don Chisciotte de la Mancha di Miguel de Cervantes.

PER CONTATTI : Paola Farinetti
e-mail: info@produzionifuorivia.it