Uno spettacolo, un grande incontro di musica, letteratura,
immagini, voci, luci e buio
19
ottobre 2002: TORINO,
Teatro Regio
9
novembre 2002: ROMA;
Auditorium del Parco della Musica
12
gennaio 2003: AMIENS, Maison
de la Culture
una
co-produzione:
Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Roma
Unione Musicale – Torino
e
Produzioni Fuorivia
Label Bleu
Maison de la Culture d’Amiens
I COSMONAUTI RUSSI
un progetto di Battista Lena
musiche
di Battista Lena
testi di Marco Lodoli
regia di Beppe Rosso
disegno luci di Andrea Violato
coordinamento di produzione
di Paola Farinetti
con,
in ordine di apparizione:
Gianmaria
Testa
- voce maschile recitante e cantante
Laura Betti - la stellaccia cattiva
Maria Pia De Vito - voce femminile
recitante e cantante
e
Battista Lena - chitarra,
direzione
Enrico Rava – tromba
Gianpaolo Casati – tromba
Gabriele Mirabassi - clarinetto
Luciano Biondini - fisarmonica
Enzo Pietropaoli - contrabbasso
Roberto Gatto - batteria
e
inoltre:
Viola Ancarani, Susanna Valloni
- flauti
Paolo Puliti - oboe
Francesco Seri - clarinetto
Mosè Chiavoni - clarinetto basso
David Brutti, Cristiano Arcelli - sax
Paolo Scatena - tromba
Luciano Caporossi - 1° corno
Chiara Brancaleoni - 2° corno
Stefano Bellucci - 1° trombone
Gabriele Marchetti - 2° trombone
Claudio Lotti - bassotuba
Leonardo Ramadori - percussioni
I
COSMONAUTI RUSSI
Qualcuno
a Mosca certo sa
il motivo della nostra missione nell’aperto,
gli scopi per cui vivo in quest’armadio chiuso,
il buco che cerchiamo come topi
allargando i pensieri con il muso.
Io non so proprio nulla, ma obbedisco
al compagno che gracchia nella radio
Quasi sempre il tono è un po’ confuso e sembra
la mia voce
“Dimitri, Dimitri dove vai?
quanti litri di vodka hai già bevuto?
quanto ti sei perduto?”
Ma se arriva un ordine preciso, noi quasi lo eseguiamo
l’angolo va corretto, il viaggio precisato
e oltre i vetri sembra fiorire un viale di betulle.
Ora è perfetto e ignoto il nostro viaggio tra cani
e stelle
in mezzo al vuoto
Marco
Lodoli
E’ il nuovo progetto di Battista Lena, naturale evoluzione
dell’esperienza di Banda Sonora
(1997) che fu uno dei primi interessanti esempi di commistione
di colto e popolare, incontro riuscito tra professionisti
del jazz e dilettanti della banda, un progetto e un disco
che han fatto il giro del mondo. In quel caso musica su
partitura, rigorosamente scritta, e improvvisazione di stampo
jazz si incrociavano confondendosi continuamente di ruoli.
Con i Cosmonauti il gioco va avanti
ed anzi si fa ancora più intrigante perché
a far da differenza, qui, si fa largo anche “la storia”
e tutto prende la forma di una vera e propria opera moderna.
La storia è quella dei Cosmonauti russi perduti per
lo spazio, l’avventura tutta fragilmente umana della
navicella sovietica sparata in orbita come un arpione e
dei cosmonauti che in cielo, con la terra lontana, ripensano
alla vodka, alla dacia, alla “gonna azzurra e nera
di Tatiana”: un po’ sono sbruffoni nel loro
esser fieramente “eroi sovietici” e un po’
hanno paura perché l’universo è “una
balena nera e unta”, “un dorso immenso e curvo
che ci sfugge”.
Le parole sono di Marco Lodoli, scrittore
romano dalla penna felice, autore di romanzi e giornalista;
la musica naturalmente è di Battista Lena
che ancora una volta ha coinvolto la Banda di Chianciano
Terme e un manipolo di grandi del jazz taliano
(Enrico Rava, Gabriele
Mirabassi, Luciano Biondini,
Roberto Gatto, Enzo Pietropaoli,
Gianpaolo Casati); le voci sono quelle
di Gianmaria Testa (cosmonauta), Maria
Pia De Vito e Laura Betti (nella
parte della stellaccia cattiva).
“Siamo
come all'epoca di Tolomeo.
Abbiamo le nostre teorie precise, qualche residuo di ideologie
e di fedi, ma al fondo avvertiamo una sensazione gommosa,
un fastidio, e la verità è che ci sembra di
non sapere niente, a volte addirittura
di vivere invano.
Così saliamo su questa navicella sgangherata, ci
arruoliamo in una Banda volante per affrontare l'ignoto.
Si parte per una grande missione, talmente grande da risultare
misteriosa. Alle spalle c'è la Terra, gli affetti,
una patria, una famiglia: bisogna lasciarli, almeno per
un poco, perché qualcosa chiama dall'invisibile e
sentiamo che bisogna rispondere a quella voce.
Se non incontreremo l'isola mai trovata, se non sbarcheremo
sul pianeta della felicità, dobbiamo almeno trovare
il motivo della missione nell'aperto.
Forse per perderci nel Grande Nulla, o per sentirci "petali
nella fontana scura", parti di un Tutto che ci accoglie
e ci consola”.
Battista Lena e Marco Lodoli
Per info: PRODUZIONI
FUORIVIA, tel. 0173 366549
info@produzionifuorivia.it
- www.produzionifuorivia.it
COME
DOVE QUANDO
19 ottobre 2002: TORINO, Teatro Regio h 21.00
PREZZO:
poltrone numerate € 32, ingressi € 20
MODALITA’: I biglietti sono acquistabili
presso:
Unione Musicale, piazza Castello, 29 - 10123 Torino
Tel. 011 566.98.11 - fax 011 53.35.44
e-mail: info@unionemusicale.it
oppure biglietteria@unionemusicale.it
9 novembre 2002: ROMA, Auditorium Parco della Musica
h 21.00
PREZZO:
platea € 31, galleria € 23
MODALITA’: I biglietti sono acquistabili
presso:
- il botteghino di Via della Conciliazione n° 2
(tel. 06/68801044), aperto tutti i giorni dalle ore 11 alle
ore 18.00;
- il botteghino di Viale Pietro de Coubertin
(tel 06/80693444), aperto dal martedì alla domenica
dalle ore 11 alle ore 17.
(Il sabato dalle ore 13). Nei giorni di concerto sarà
aperto fino all'intervallo dello spettacolo;
- prevendita telefonica con carta di credito Hello Ticket
(dal lunedì al venerdì ore 10 - 17)
tel 800/907080 (06/8088352 da telefoni cellulari)