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Produzioni Fuorivia

in collaborazione con

Teatro Colosseo di Torino

presenta

ROSSINTESTA

ESTRATTI RASSEGNA STAMPA

« Risate, un pizzico di nostalgia, standing ovation e tanta musica. Questo è stato RossinTesta […] [Rossi] Da subito coinvolge il pubblico, lo cattura, lo interpella, lo ammalia con il suo umorismo frizzante, proprio come faceva in tv […]. Rossi è un vero giullare sul palco, autoironico, spontaneo, autentico […] Il pubblico ancora cantava […] quando Rossi aveva già lasciato il palcoscenico accompagnato da un applauso lunghissimo. Un raffinato burattinaio di parole ricordato nel miglior modo possibile da un cabarettista genuino da teatro popolare. Una serata gioiosa, due compagni e un viaggio tra gli applausi che continua ancora.»

Elena Chiusole
L’adige – 10 maggio 2016

«Il più stralunato e incisivo degli attori comici italiani ha fatto il tutto esaurito, trascinando il pubblico tra racconti di vita esilaranti, come il ricordo del periodo del militare o il suo primo incontro con Berlusconi, e frammenti della carriera condivisa con due grandi compagni di viaggio, Gianmaria Testa, cantautore recentemente scomparso ed Enzo Iannacci. A loro è dedicato un “capitolo” dello spettacolo diviso in quattro parti: l’attore, il rapporto tra uomo e donna, l’omaggio ai due grandi maestri e la politica. […] Sul palco con Rossi, ancora una volta, il chitarrista Emanuele Dell’Aquila e I virtuosi del Carso. L’ensemble ha proposto con maestria le canzoni di Gianmaria Testa in una nuova veste in cui la musica si è vestita da teatro colorandosi di sogni, speranze, parole e risate.»

Alessia Riva
Lecconotizie.com – 8 maggio 2016

«Paolo Rossi e Gianmaria Testa hanno condiviso per lungo tempo un viaggio fatto di amicizia, canzoni, musica e lavoro. Le canzoni di Gianmaria trovano nell'interpretazione di Paolo Rossi una nuova veste e con lui si fa spazio il concetto del teatro canzone che fu di Gaber e di Iannacci»

Maddalena Vialli
Il corriere del Trentino / Il corriere dell’Alto Adige– 6 maggio 2016

«Il giullare e il poeta. Nasce da una (apparente) attrazione tra opposti il sodalizio tra Paolo Rossi e Gianmaria Testa, l'elegante e schivo cantautore, ex capostazione, scomparso un mese fa dopo una fulminante malattia. Un'amicizia per alcuni versi strampalata (“Abbiamo fatto insieme tante serate divertenti e cantato in posti assurdi, anche in una stazione ferroviaria”, dice l'attore) ma fertilissima: Testa ha scritto le musiche degli ultimi spettacoli di Rossi, "Arlecchino" del 2015 e il recente "Molière: la recita di Versailles". Da questa amicizia, nata in un dopo-spettacolo, ad Alba, molti anni fa, è venuto fuori RossinTesta […] Un recital tra musica e racconto, sul modello del teatro-canzone di Gaber e Jannacci, che Rossi dedica all'amico. “Ma non è omaggio, né una celebrazione - tiene a precisare il comico - È il racconto di un rapporto umano, professionale e artistico. Solitamente ci compensavamo, Gianmaria era la parte più seria e io magari quella meno, anche se con il tempo lui si è allargato sulla parte più leggera. Il senso dello spettacolo è di non disperdere ciò che si è fatto insieme”»

Clara Caroli
La Repubblica – 5 maggio 2016

«Poesia, canzone e satira, un connubio inedito che Paolo Rossi ha deciso di sperimentare interpretando le canzoni di Gianmaria Testa. In RossinTesta, [… ] le "parole" del noto cantautore [… ] trovano una rappresentazione del tutto inedita. Un progetto, nato nel 2015, che prende spunto dall'amato teatro canzone di Gaber e di Iannacci. [… ] Uno show che ritrae la musica, il sogno, le risate e soprattutto l'amicizia tra Gianmaria Testa, Paolo Rossi e altri grandi artisti [… ].»

Tuttosport
5 maggio 2016

« Dentro lo spettacolo ci sono musica, sogno, speranza, parola, risate, c'è soprattutto una musica vestita da teatro. Uno spettacolo che è un viaggio, e un viaggio è la condivisione di un pezzo di destino. Ci sono almeno tre livelli di significato in RossinTesta.»

Claudio Scaccabarozzi
La Provincia di Lecco – 5 maggio 2016

«Non c'è mai stato il pensiero che anche lui fosse sul palco. Lui voleva solo scrivere per Paolo Rossi. E così ha fatto […] Nessun omaggio, questo è lo spettacolo che il cantautore ha costruito e immaginato, ben sapendo che una volta nelle mani di Rossi, sarebbe stato a sorpresa il cammino futuro. […] Una condivisione fra pubblico e artisti, con una narrazione fra musica e pensieri che si rifarà a quattro quadri intrecciati con monologhi, aforismi e quello che Rossi ha in testa e che non vuole dire, o che in testa gli verrà sul momento, mentre è lì che canta. Sa però che racconterà del mestiere dell'attore e del saltimbanco. Farà qualche ingresso dei suoi, a piedi uniti, nella politica, userà l'ironia per parlare del rapporto con le donne e poi, sì, farà un omaggio, a Enzo Jannacci. Così tutto torna. Fin dal 1999, quando Paolo Rossi conobbe Gianmaria Testa grazie a un inserto su Il Manifesto. “Io e lui abbiamo un modo simile di raccontare, di porgere la canzone”»

Tiziana Platzer
La Stampa – 4 maggio 2016

«Paolo Rossi torna a teatro con uno spettacolo che unisce l'irriverenza del più eclettico comico italiano e la poesia in note di Gianmaria Testa, amatissimo compositore recentemente scomparso. RossinTesta […] è un omaggio al teatro-canzone più classico, «quello di Jannacci e Gaber», come dice lo stesso attore, un'opera ben diversa da quelle a cui il teatro degli ultimi anni ci ha abituati. Per la prima volta nella sua carriera, Paolo Rossi sarà protagonista di una pièce quasi totalmente musicale, composta da brani originali e per lo più inediti, scritti e pensati appositamente per lui da Testa. Ma non è questa l'unica novità. A breve, infatti, tutte le canzoni presenti in RossinTesta verranno pubblicate in un disco »

Torino Cronaca Qui
4 maggio 2016

«Quello che viene riproposto è uno dei concetti più amati dal pubblico: il teatro canzone che fu di Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci. RossinTesta fa pensare a un'appartenenza politica che, indipendentemente da ogni giudizio, porta in sé il segno dell'utopia. Nello spettacolo sogni, speranze e risate abbondano e si mescolano, ma la signora è sempre la musica.»

Loris Lazzati
Il giornale di Merate – 3 maggio 2016

«Paolo Rossi e Gianmaria Testa sono stati amici, si sono scritti, hanno parlato molto del loro lavoro e Gianmaria ha scritto le musiche degli ultimi spettacoli di Rossi, compreso La recita di Versailles che ha girato questa stagione. Ora Paolo Rossi – e ammette che gli batte il cuore- ha preparato un recital dedicato all'amico tra racconti e musica dove presenterà anche 5 inediti di Testa. […] Cantare Gianmaria è importante perché "bisogna tener viva la sua opera. È un grande artista, la Francia lo ha capito prima di noi, all'Olympia di Parigi era praticamente di casa, lo stesso in Belgio, in Canada dove lo amavano come il cantante anarchico e ferroviere, dovunque tranne che in Italia dove era considerato un autore di nicchia". In scena si ascolteranno le canzoni di Gianmaria – scritte per l'Arlecchino e per il nuovo Molière di Rossi, alcune appunto inedite - che Paolo rifarà nella tradizione del teatro - canzone di Gaber e Jannacci che anche Testa amava molto e che sentiva come una radice culturale, insieme a Brassens e Ferré del proprio lavoro. »

Anna Bandettini
Repubblica.it – 30 aprile 2016

«Testa aveva detto di Paolo che scrivere per lui gli era piaciuto molto, “Mi piace la sua vocalità, il suo dialogo fra persona e personaggio, la sua comicità che sotto la risata nasconde sempre il pianto, certe volte persino lo strazio di vivere, da attore e da persona”. Per questo Rossi ha deciso di andare avanti, supportato ancora una volta da I virtuosi del Carso […] che da tempo lo seguono come saltimbanchi musicanti […] Sarà un'occasione per ascoltare, nei modi del teatro-canzone di Gaber e Iannacci, il repertorio di Gianmaria, i suoi brani inediti ed insieme Brassens e Ferré, tra i tanti maestri a cui attingere.»

Monica Sicca
TorinoSette – 29 aprile 2016

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