ATTRAVERSO
Brunello,
De Luca, Mirabassi, Paolini, Testa
ALCUNI
ESTRATTI STAMPA
Ieri
sera nel parco delle Serre di Grugliasco, vicino a Torino, è
tornato uno strano, affascinante, quintetto di narratori di
storie….. I cinque riportano in scena lo spettacolo “Attraverso”:
le storie evocate prendono corpo attraverso parole, musica,
figure, le note, sempre in bilico fra letteratura e quotidianità,
i grandi classici immortali e i piccoli personaggi della nostra
attualità in una somma di dettagli, impressioni, sguardi,
frasi. Al centro dello spettacolo c’è la forza
della parola, del racconto, del sogno che si sposa con la forza
della musica.
[A.Gedda, L’UNITA’, 23 giugno 2005]
Erri De Luca inizia dando voce a uno dei suoi Valori fondamentali,
la neve. E Marco Paolini si aggancia al candore del paesaggio
innevato, leggendo alcune pagine di Mario Rigoni Stern, il grande
Sergente nella neve… Attraverso allude, forse, a un attraversamento
dei linguaggi operato dai cinque protagonisti dello spettacolo,
sospeso tra reading e concerto. Ma, certamente, dà corpo
a un’antica armonia e a un saldo affetto che porta i cinque
a esibirsi uniti dopo aver collaborato insieme…
[C.A. Bucci, LA REPUBBLICA, 20 luglio 2004]
…Il palcoscenico conta su tre musicisti dal carattere
diverso: un jazzista moderno come Gabriele Mirabassi, Gianmaria
Testa cantautore e Mario Brunello, violoncellista classico a
cui il pubblico riserva un’ovazione quando esegue ”Concerto
Rotondo” di Giovanni Sollima, compositore contemporaneo.
Esperienze diverse che si sono riunite intorno alla poesia “Valore”
di De Luca, e dunque parlare, recitare, suonare e cantare con
intrepida leggerezza e ironia delle cose che per loro contano
nella vita….
[P.Donati, IL TEMPO, luglio 2004]
«
Com’è nata l’idea? E’ difficile dire…E’
nata con i piedi sotto un tavolo…» Così il
violoncellista Mario Brunello, a proposito di Attraverso, che
stasera debutta a Roma a Villa Pamphilij nella rassegna I concerti
nel parco, e che oltre la sua presenza vedrà sul palcoscenico
lo scrittore Erri De Luca, l’attore Marco Paolini, e altri
due musicisti, Gabriele Mirabassi e Gianmaria Testa.
Musicista classico, Brunello parla di questa serata partendo
proprio da un’espressione tipicamente veneta « con
i piedi sotto il tavolo» che poi vuol dire, come ci spiega,
« parlando e riparlando tra di noi, rendendoci conto che
volevamo comunicare cose comuni ma con parole, suoni e forme
diverse»…
[G.Fratello, L’UNITA’, 20 luglio 2004]
In
scena anche lo scrittore Erri De Luca, per uno spettacolo che
è soprattutto un incontro tra amici impegnati a mescolare
parole, musica e poesie…Oltre a De Luca, il graffiante
« monologhista » Marco Paolini, l’ispirato
cantautore Gianmaria Testa e, ancora, il violoncellista Mario
Brunello e il jazzista Gabriele Mirabassi (al clarinetto). Personalità
artistiche differenti, ciascuno con il proprio apporto, per
un intreccio di suggestioni dell’anima. Cosa accadrà
in palcoscenico? « Sarà un “attraversarsi”,
un mescolarsi, un incontrarsi » promettono i cinque…
[S. Francia, LA STAMPA, 4 giugno 2004]
MANTOVA. Gianmaria Testa ed Erri De Luca, insieme a Mantova,
per « Attraverso », uno spettacolo che ha fatto
il tutto esaurito già settimane prima dell’apertura
del Festivalletteratura, uno spettacolo che ha visto sul palco
anche Marco Paolini, Mario Brunello e Gabriele Mirabassi, un
incontro tra musica e parole, poesie e jazz, storie lette e
cantate…
[F. Soriga, LA NUOVA SARDIGNA, 8 settembre 2003]
MANTOVA. Il riscatto della parola avviene anche attraverso la
musica e il teatro. E così, a margine degli incontri
con gli scrittori, al Festivalletteratura di Mantova c’è
anche spazio per l’esperimento condotto dall’attore
Marco Paolini che ha portato l’altra sera sul palco del
teatro Ariston lo spettacolo «Attraverso», assieme
allo scrittore Erri De Luca, al cantautore Gianmaria Testa,
al violoncellista Gianmaria Testa, al violoncellista Mario Brunello
e al clarinettista Gabriele Mirabassi. Un collage di musica,
poesia, canzoni, brani letterari per raccontare la forza della
parola, secca, precisa, mai banale, capace di evocare sensazioni
e immagini di straordinaria forza. Nei «nomi della neve»
sciorinati da Paolini…è contenuta tutta una civiltà,
quella delle nostre montagne…Ogni immagine ne evoca un’altra
in un flusso incessante di emozioni, sottolineate dalla colonna
sonora di Brunello e Mirabassi impegnati nella ricerca di sonorità
sperimentali e intensamente drammatiche.
[GIORNALE DI BRESCIA, 7 settembre 2003]
Attraverso le atmosfere, le storie, i generi. Attraverso le
possibili forme di narrazione – quella letta, quella cantata,
quella musicata, quella interpretata…In scena calle luminose,
che sorgono dal palcoscenico, leggii, mucchietti di sabbia e,
soprattutto, cinque ottimi interpreti…Per uno spettacolo
suggestivo eppure diretto, inno, tra l’altro, ai valori,
a quelli che si considerano tali e quelli che si «sperimentano»…
Uno spettacolo – prima assoluta di una produzione pensata
per il Festivaletteratura – che conquista applausi a scena
aperta, prolungati, segno di indiscutibile successo
[LA VOCE DI MANTOVA, 6 settembre 2003]