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PRODUZIONI FUORIVIA

presenta

GENTEINATTESA
IL PRECARIO E IL PROFESSORE


di Piero Sidoti e Giuseppe Battiston
regia di Giuseppe Battiston

musiche originali di Piero Sidoti
eseguite dal vivo da:
Piero Sidoti - chitarra e voce

Giuseppe Battiston
è “il professore”

Una serata per parlare di gente in attesa. Di un’umanità che aspetta la propria occasione di vita, perché dimenticata dalla vita. Questo è il mondo in cui si muovono le figure descritte dalle canzoni. Poco importa che si tratti di eterni studenti o di fate o di orchi: sono personaggi ai margini che aspettano l’occasione di riscatto da un’esistenza opaca, da una società che non ha né dà fiducia alle giovani generazioni e riempie il nostro quotidiano di regole incomprensibili ed aride finalizzate soltanto alla passiva omologazione. Un mondo che non è più in attesa di niente.
E’ per questo che quei personaggi sono e diventano anche “inattesi”.
In questo universo di figure cantate, immaginarie o reali, si muove un personaggio reale ai limiti dell’immaginario: il professore che, mosso dal desiderio costante di apparire laddove si raggruppano delle persone, compie una serie di incursioni dispensando la sua disincantata visione del mondo. A differenza della “gente inattesa” egli non ha più alcuna aspettativa e ne va fiero, ed è proprio da questa condizione che parte la sua lezione di vita, una filosofia del nulla che ha nell’elogio della superficialità la sua punta più alta. Il professore idolatra e sostiene tutto ciò che è divertimento fine a se stesso, inutile perdita di tempo, le piccole astuzie e meschinità che permettono di aggirare gli ostacoli del quotidiano, insomma il compiacimento di fare e di essere dei “furbetti”. Una serata di cinismo e canzone dove la levità della musica si fonde con pensieri grevi in un equilibrio tra leggerezza e superficialità.
Allo spettatore scegliere a quale dimensione appartenere.
Piero Sidoti sa restituire pienamente con la sua voce, nelle sue musiche, la ricca atmosfera e i molti colori delle storie cantate. In questa formazione intima, del tutto speciale, loro due soli in scena, si affianca a Piero come autore/attore, ma al contempo anche come ospite speciale, Giuseppe Battiston, notissimo e pluripremiato interprete del cinema italiano di qualità. Battiston, è un vecchio amico d’infanzia di Sidoti. Giocavano insieme da piccoli e ancora continuano a giocare con passione, sul palcoscenico, usando la musica e il teatro.


Gli artisti

PIERO SIDOTI

Piero Sidoti, udinese, classe ’68, arriva solo apparentemente tardi al suo primo disco in distribuzione nazionale, “Genteinattesa”. Il suo curriculum, infatti, è ricco di esperienze e anche di riconoscimenti. Si comincia nel 1993 quando arriva finalista a Castrocaro e si prosegue di riconoscimento in riconoscimento fino al 2004 quando raggiunge la sua prima tappa importante vincendo il Premio Recanati e ottenendo anche, in quell’occasione, i sinceri di apprezzamenti di Lucio Dalla che gli mette a disposizione il suo studio per la registrazione di 3 brani del nuovo disco.
Sempre nel 2004 è finalista al “Premio l’artista che non c’era” e al Premio Fabrizio De André come “miglior poesia in musica” e “miglior cantautore”. Nel 2005 è stato premiato come miglior artista non prodotto al Festival “Domenico Modugno” e nel settembre 2008 si è esibito al “Tenco che ascolta”, a Provvidenti, invitato come “uno degli emergenti più interessanti sul territorio nazionale”….
Parallelamente si fa apprezzare nella sua regione, il Friuli Venezia Giulia, sia come cantautore sia come attore, collaborando con Beppe Battiston col quale realizza lo spettacolo “Pagine a due in musica”, presentato anche alla rassegna “Milano Oltre” (2000) e il più recente “Particelle” (2007-2008 con una ripresa nel 2009/10), uno spettacolo amaro, tra recitazione e canzoni, che affronta il tema dei giovani e dell’infrangersi delle loro alte aspirazioni nel mare magnum del precariato e dei lavori saltuari. Ha girato i teatri italiani con lo spettacolo “Odissea di un suonatore di campanelli” da lui scritto ed interpretato assieme ad Antonio Marangolo con il quale collabora da diversi anni. “Genteinattesa”, prodotto da Produzioni Fuorivia e distribuito da EGEA è il suo primo cd a diffusione nazionale. Ha gli arrangiamenti di Antonio Marangolo e le prefazioni di Lucio Dalla e Massimo Cotto. Special guest su alcuni brani l’attore e amico Giuseppe Battiston. Nel 2010 Piero Sidoti vince il premio Gaber con lo spettacolo “Particelle” e il premio Tenco (il premio più prestigioso per la musica d’autore ) con il disco GENTEINATTESA.
Sempre nello stesso anno gli viene conferito, nella sua regione, il premio “Moret daur”
Il disco ottiene molti riconoscimenti fra cui il premio Pino Piras.
Nel 2011 GENTEINATTESA esce anche in Francia e viene presentato a Parigi in occasione del concerto di Gianmaria Testa al Teatro Alhambra (lo storico teatro di Edit Piaf).
“La Venere nera” viene selezionata la come canzone del mese di gennaio dalla radio nazionale francese.
Piero Sidoti si esibisce in molti teatri Italiani con lo spettacolo “il precario e il professore” assieme all’attore Giuseppe Battiston. Sempre con Battiston canta il singolo “Leggermente” scelto come colonna sonora de “La prima scuola”, progetto che si accompagna all’uscita del film “La prima neve” di Andrea Segre.
A marzo 2015, esce il suo secondo album di inediti. LA LA LA, sempre prodotto da Fuorivia e con le partecipazioni speciali di Giuseppe Battiston, Roberta Giallo, Gianmaria Testa. All’uscita del disco fa seguito una lunga tournée nelle principali città italiane con lo spettacolo “Il precario e il professore” insieme all’amico Battiston.

GIUSEPPE BATTISTON

Attore di cinema e di teatro. La sua carriera ha inizio a teatro, dove interpreta ruoli di grande risalto arrivando a vincere nel 1986 il premio UBU come miglior attore non protagonista per la rappresentazione “Petito Strenge” di Alfonso Santagata. Proprio a teatro viene notato da colui che gli offrirà il debutto sul grande schermo, Silvio Soldini, che gli affida nel 1993 una parte per il suo 'Un'anima divisa in due'. Il sodalizio con questo regista gli vale un'assidua partecipazione alle sue pellicole, infatti Soldini lo richiama per 'Pane e tulipani' (1999), in cui interpreta un investigatore privato un po' maldestro che gli fa vincere il David di Donatello e il Ciak d'oro come miglior attore non protagonista, e per “Agata e la tempesta” (2004), che gli vale un’altra nomination ai David. Nel 2000 è il film con Aldo Giovanni e Giacomo “Chiedimi se sono felice” che lo mostra al grande pubblico. Ottiene una nomination anche al Nastro d'argento come miglior attore non protagonista nel 2006 per il film di Cristina Comencini 'La bestia nel cuore'. Nel 2007 recita in due pellicole, “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati, vincendo il premio come miglio interprete italiano alla Festa del Cinema di Roma, e nella commedia “Non pensarci” di Gianni Zanasi con Valerio Mastandrea.
In teatro, nel 2009, ha vinto il premio Hystrio e il Premi ETI – Gli Olimpici del Teatro 2009 come miglior interprete di monologo per "Orson Welles' Roast", spettacolo che gli vale anche, all’inizio del 2010, il Premio UBU come miglior attore protagonista.
Nel 2011 altri due riconoscimenti premiano il suo lavoro: il Pegaso d’oro (Premio Flaiano) per l’interpretazione di “18 mila giorni – Il pitone”, spettacolo teatrale realizzato nella stagione 2010-11 insieme al cantautore Gianmaria Testa e il David di Donatello e il Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione nel film “La Passione” di Carlo Mazzacurati. Nel 2013 viene acclamato da pubblico e critica come protagonista del film di Matteo Oleotto Zoran, il mio nipote scemo che è stato il pubblico premiato dal pubblico alla Settimana della Critica e per il quale Battiston ha ricevuto una menzione.


Per informazioni

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