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PRODUZIONI FUORIVIA e
FONDAZIONE TEATRO STABILE TORINO

presentano

18 mila giorni - IL PITONE

Testo originale di Andrea Bajani
con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa

regia di Alfonso Santagata

assistente alla regia Chiara Senesi

disegno luci di Andrea Violato

elementi scenici di Massimo Violato

musiche originali di Gianmaria Testa


 

18 mila giorni corrispondono a 50 anni.

E’ curioso come la prospettiva e il senso del tempo possano cambiare a seconda del criterio col quale lo si organizzi: gli anni o i giorni.

Il pitone è un animale che prima se ne sta buono e ti prende le misure e poi, quando ha raggiunto la tua stessa lunghezza o la tua stessa forza, ti fa fuori.

Il nostro spettacolo parte da qui: dal tempo e da una metafora.

Protagonista un uomo di 50 anni che perde il lavoro. Un giorno arriva in ufficio un impiegato più giovane, prima una scrivania piccola accanto alla sua, poi la sua, di scrivania, che viene rimossa. E col lavoro, il protagonista, perde anche tutta la sua vita. Perde il senso delle cose. Se ne sta asserragliato in un appartamento che è diventato una sorta di discarica di cose, ricordi e sentimenti, solo, senza la moglie e il figlio che lo hanno abbandonato.

Riflessioni personali e epocali si intrecciano a sottolineare come in soli 18 mila giorni siano radicalmente mutate le prospettive e le aspettative sociali in Italia. Dalla dignità del lavoro del gruista della “Chiave a stella” di Primo Levi, da un’epoca in cui il lavoro era un diritto e elemento fondante dell’umana dignità, al trionfo dell’odierno precariato, divenuto persino forma più o meno palese di ricatto sociale.

Protagonista Giuseppe Battiston, pluripremiato attore del nostro cinema e del nostro teatro (e dell’anno scorso il Premio UBU come miglior attore italiano, mentre data al luglio 2011 l’assegnazione del Pegaso d’oro – Premio Flaiano proprio per la sua interpretazione di “18 mila giorni” ). Accanto a lui, a fare da contrappunto musicale, il cantautore Gianmaria Testa che ha composto canzoni nuove e inedite apposta per questo spettacolo. Il testo, originale, è dello scrittore torinese Andrea Bajani (fresco vincitore del premio Bagutta per il suo ultimo romanzo “Ogni promessa”). La regia è di Alfonso Santagata, uno dei più importanti esponenti del teatro italiano contemporaneo, le luci di Andrea Violato.

La perdita del lavoro, accompagnata dalla perdita di identità, è qualcosa di vergognoso, un’umiliazione nei confronti della famiglia, dei vicini e del mondo che ti circonda. Il protagonista, disoccupato, è ridicolo; non riesce a rialzarsi dai colpi subiti da una società cinica, volubile e consumistica che butta via tutto ciò che non rende più.
Questo è l’argomento che ci ha coinvolto tutti quanti.
Fa un certo effetto pensare che “18 mila giorni” corrispondono a 50 anni, un’età che non da nessuna certezza per il futuro, e che, anzi, rappresenta un impedimento. Le carriere in transito prendono il sopravvento
Perdere tutto in un pomeriggio, lavoro, moglie e figlio, è un paradosso quotidiano, può capitare a chiunque.
Con il teatro e la musica e con la speranza che questo mondo che sembra essere immutabile possa essere cambiato, noi affronteremo e racconteremo questa storia.

Alfonso Santagata

C’è stato un momento in cui ci siamo svegliati, e ci siamo resi conto che quello che prima avevamo non c’era più, si era volatilizzato. Come tornare a casa, cercarsi il portafoglio dentro la tasca e sentire che dentro la tasca c’è un vuoto dove prima era pieno. Si resta così, con un senso di tradimento che brucia. Perché quello che ferisce di più, oltre al furto, è il non essersi accorti di nulla, l’inganno di una mano che si infila, ti deruba, e poi se ne va via impunita. Ecco, io quando penso a che cosa è successo al lavoro in Italia, e dunque all’Italia, penso a quella stessa sensazione di tradimento. Com’è possibile, mi chiedo ogni volta, che dopo tanti anni un giorno ci siamo svegliati, e quello che avevamo dato per scontato – il lavoro – non c’era più, si era volatilizzato? Com’è successo che un giorno ci siamo svegliati e il lavoro, da diritto che era, era diventato una concessione, e ciascuno era disposto a sbranare il vicino pur di salvarsi? Com’è successo che l’Italia una mattina si è svegliata, e tutto quel che aveva messo da parte non c’era più?


Andrea Bajani

LA TOURNEE 2011-12


FEBBRAIO 2012

23 febbraio RUBIERA Teatro Herberia ore 21 www.corteospitale.org

24 febbraio SAN GIORGIO DELLE PERTICHE (PD) Cinema Teatro Il Giardino, ore 21 www.arteven.it

25 febbraio CREMA (CR) Fondazione San Domenico – Teatro di Crema, ore 21 www.teatrosandomenico.it

26 febbraio VICCHIO (FI) Teatro Giotto 21.15 www.teatrogiotto.it

28 febbraio CAMPIGLIA (LI) Teatro dei Concordi , ore 21.30 http://new.toscanaspettacolo.com/teatro/teatro-dei-concordi/


MARZO 2012

2 marzo VIBO VALENTIA Cinema Teatro moderno, ore 21

3-4 marzo NOCERA INFERIORE (SA) Teatro Diana (sabato ore 20,45; domenica ore 18.30) www.noceracconta.it

5 marzo CHIETI Auditorium Super Cinema Europa - Tel. 0871 401460

DAL 6-18 marzo ROMA Teatro Quirinetta (lun.-sab. ore 21.15; dom. ore 17.15) www.teatroquirinetta.it

19 marzo RAVENNA Teatro Alighieri, ore 21 www.teatrodellealbe.com

20 marzo CORMONS (GO) Teatro Comunale, ore 21 <www.artistiassociatigorizia.it

23-24 marzo PARMA Teatro Due, ore 21 http://www.teatrodue.org/biglietti-e-abbonamenti/

26 marzo MONFALCONE (GO) Teatro Comunale, ore 20.45 www.teatrodimonfalcone.it

27 marzo MIRANO (VE) Teatro Comunale, ore 20.45 www.arteven.it

29 marzo AOSTA Teatro Giacosa, ore 21.15 www.regione.vda.it

30 marzo BOLOGNA Teatro Duse www.teatrodusebologna.it

31 marzo SERAVEZZA (LU) SCUDERIE GRANDUCALI segreteria@terremedicee.it


APRILE 2012

1 aprile COLUGNA DI TAVAGNACCO (UD) Auditorium di Pagnacco, ore 20.45 www.fondazionebon.com

2 aprile VERONA Teatro Ristori info@teatroristori.org

3 aprile SONDRIO Teatro Comunale, ore 21 http://www.comune.sondrio.it/site/home/calendario/scheda1705412.html

4 aprile MORI (TN) Teatro Sociale G. Modena http://www.comune.mori.tn.it/UploadDocs/2134_Stagione_teatrale_2011_2012.pdf

 

Biografie

Giuseppe Battiston

Attore di cinema e di teatro. La sua carriera ha inizio a teatro, dove interpreta ruoli di grande risalto arrivando a vincere nel 1986 il premio UBU come miglior attore non protagonista per la rappresentazione “Petito Strenge” di Alfonso Santagata. Proprio a teatro viene notato da colui che gli offrirà il debutto sul grande schermo, Silvio Soldini, che gli affida nel 1993 una parte per il suo 'Un'anima divisa in due'. Il sodalizio con questo regista gli vale un'assidua partecipazione alle sue pellicole, infatti Soldini lo richiama per 'Pane e tulipani' (1999), in cui interpreta un investigatore privato un po' maldestro che gli fa vincere il David di Donatello e il Ciak d'oro come miglior attore non protagonista, e per “Agata e la tempesta” (2004), che gli vale un’altra nomination ai David. Nel 2000 è il film con Aldo Giovanni e Giacomo “Chiedimi se sono felice” che lo mostra al grande pubblico. Ottiene una nomination anche al Nastro d'argento come miglior attore non protagonista nel 2006 per il film di Cristina Comencini 'La bestia nel cuore'. Nel 2007 recita in due pellicole, “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati, vincendo il premio come miglio interprete italiano alla Festa del Cinema di Roma, e nella commedia “Non pensarci” di Gianni Zanasi con Valerio Mastandrea. Da segnalare infine la sua intensa interpretazione in “La Passione”, ultimo lavoro di Carlo Mazzacurati (2010)

In teatro, nel 2009, ha vinto il premio Hystrio e il Premi ETI – Gli Olimpici del Teatro 2009 come miglior interprete di monologo per "Orson Welles' Roast", spettacolo che gli vale anche, all’inizio del 2010, il Premio UBU come miglior attore protagonista. A luglio 2011 gli è stato assegnato il Pegaso d’oro (Premio Flaiano) per l’interpretazione di “18 mila giorni – il pitone”.

 

Gianmaria Testa

Gianmaria Testa, classe 1958, è italiano, italianissimo, vive nelle Langhe in Piemonte, eppure c’è voluta la Francia per scoprirlo. Da quando ha mandato al Festival di Recanati la sua cassetta registrata chitarra e voce, vincendone il primo premio una prima volta nel ’93 e poi di nuovo nel ’94, sono passate un bel po’ di cose: 7 dischi -Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini (2003), Da questa parte del mare (2006, vincitore del Premio Tenco) e l’ultimo, un live “Solo – dal vivo” (2009)-, più di 2000 concerti in Francia, Italia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Canada, Stati Uniti, Portogallo, Spagna.

Nel novembre 2011 è uscito “Vitamia”, ultimo lavoro di inediti, contenente anche molte delle canzoni scritte per “18 mila giorni –il pitone
In Italia il percorso è stato un po’ più complicato e difficile perché condotto davvero senza compromessi, con pochissime apparizioni Tv o passaggi radiofonici e nessun tipo di pubblicità. La sua vera forza è stata ed è ancora il passaparola. Chi va a un suo concerto non riesce a dimenticarlo: l’emozione nasce palpabile e si divide tra tutti.

Moltissime le collaborazioni con altri musicisti italiani del jazz e del folk: da Gabriele Mirabassi e Enzo Pietropaoli a Paolo Fresu; da Rita Marcotulli a Riccardo Tesi (col quale ha dato vita al “Progetto Saramago”, una sorta di omaggio al grande nobel per la letteratura); da Enrico Rava (insieme al quale ha presentato con grande successo Guarda che luna!, spettacolo dedicato alla figura di Fred Buscaglione che ha visti protagonisti, oltre a loro, la Banda Osiris, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli e Piero Ponzo) a Battista Lena per il quale ha fatto la voce recitante e ha cantato nel suo ultimo lavoro discografico (I cosmonauti russi) dedicato alla navicella spaziale MIR. Senza dimenticare le collaborazioni con attori come Paolo Rossi e Marco Paolini o l’intensa collaborazione -che è ormai quasi una fratellanza- con lo scrittore Erri De Luca col quale ha condiviso -e ancora condivide, palcoscenici in Italia e all’estero.

Andrea Bajani

Nato a Roma nel 1975, vissuto a Cuneo per molti anni, e attualmente vive a Torino. Nel 2002 pubblica il suo primo romanzo, Morto un papa (Portofranco), cui fa seguito, l’anno successivo, il breve romanzo picaresco Qui non ci sono perdenti (Pequod). La pubblicazione del suo terzo romanzo, Cordiali saluti (Einaudi 2005), viene accolta con entusiasmo da critica e pubblico, e il romanzo viene tradotto in Francia. Cordiali saluti, che ha al centro la storia di uno scrittore di lettere di licenziamento, inaugura una stagione di romanzi italiani dedicati al tema del lavoro. Nel 2006 esce il reportage Mi spezzo ma non m’impiego (Einaudi), viaggio-inchiesta nell’universo dei nuovi lavoratori precari. Del 2007 è il romanzo Se consideri le colpe, salutato dalla critica come uno dei romanzi più importanti degli ultimi anni, e tradotto in molti paesi. Con Se consideri le colpe ha vinto i premi Mondello, Recanati e Brancati. Nel campo non romanzesco, da segnalare Domani niente scuola, un reportage sugli adolescenti e la scuola, un diario di viaggio di tre gite di classe compiute da infiltrato. Ultimo, in ordine tempo, appena uscito presso Einaudi, “Ogni promessa” (ottobre 2010), Ha preso parte a molte antologie, tra cui Scrivere sul fronte occidentale (Feltrinelli, 2002), Deandreide (Bur, 2006) e Ho visto cose (Bur, 2008). Per il teatro, è coautore dell’ultimo spettacolo teatrale di Marco Paolini, Miserabili, attualmente in cartellone in molti teatri italiani. Collabora con Rai Radio Due, dove conduce con Chiara Pacilli la trasmissione “Trame”. Collabora con i quotidiani La Stampa e l’Unità.

 

Alfonso Santagata

Regista, autore e attore di teatro, prima di costituire una delle compagnie più interessanti del teatro di ricerca italiano, ha frequentato la scuola del Piccolo di Milano e ha lavorato per anni come attore con Dario Fo e Carlo Cecchi.

Per la regia di Carlo Cecchi ha recitato negli spettacoli L'uomo la bestia e la virtù di Pirandello, Il Borghese gentiluomo e Don Giovanni di Molière, Il calapranzi di Harold Pinter. Dopo aver maturato un'esperienza decennale, nel 1979 decide con Claudio Morganti e Tullio Ortolani di formare la compagnia Katzenmacher e misurarsi autonomamente con il teatro per realizzare spettacoli di cui essere contemporaneamente autore, regista ed interprete. Nasce così la compagnia denominata Cooperativa Katzenmacher, di cui Santagata è il Direttore Artistico.

In questi 25 anni di attività Santagata scrive e cura la regia di 31 testi originali: Katzenmacher (1979), Buchner Mon Amour (1981), En Passant (1983), Mucciana City (1984), Hauser Hauser (1986), Dopo (1987), Andata e Ritorno (1987), Saavedra (1988), L'Alba sotto casa Steinberg (1988), Pa Ublié (1989), Omsk (1990), Redmun (1991), Sonnorubato (1993), Terra Sventrata (1994), Polveri (1994), Tamburnait (1996), King Lear (1996), Petito Strenge (1996), Ubu Scornacchiato (1997), Ubu 'U Pazz (1998), Tragedia a mmare (1999), EIDOS (Apparizioni) (1999), Isaia l'irriducibile (2000) La notte degli oltraggi (2001), Se la nuì (2001), Se tujur la nuì (2001), Tragedia a Gibellina (2002), Apparizioni (2002), Apparizioni a Milano (2003), Apparizioni. Gli Atridi a Legoli (2003), Affronti (2003); e di altri 7 ne cura la regia: Il calapranzi di Harold Pinter (1984), Finale di partita di Samuel Beckett (1990), Il guardiano di Harold Pinter (1992), Schopenhauer Song di Manlio Sgalambro (1995), Possibilities di Howard Barker (2002), Quali fantasmi, tre atti unici di Eduardo De Filippo (2003), Le voci di dentro, di Eduardo De Filippo (2004), Il sole del brigante (2005).

L'impegno e la portata del lavoro svolto per la compagnia Katzenmacher, sono stati sottolineati nel corso degli anni da alcuni riconoscimenti ufficiali quali il premio della Critica e il premio UBU (1984); il Premio UBU per la ricerca Shakespeariana per gli spettacoli Terra Sventrata e Polveri (1995. Quali fantasmi è insignito del Premio Girulà-Teatro a Napoli 2004 per la migliore drammaturgia.

Da segnalare la partecipazione alla XIX edizione del Festival di Teatro Internazionale di Sitges (Spagna) con Dopo (1987), alla II edizione del Festival di Teatro Italiano, al Teatro LA MAMA di New York con Saavedra (1989), al Festival Internazionale di Annecy (Francia) con Petito strenge (1998), nonché la costante presenza nei maggiori Teatri italiani e alle principali manifestazioni teatrali in Italia.

Per la terza rete RAI di Milano, Santagata ha realizzato il video Un Giorno Qualsiasi al quale hanno partecipato alcuni detenuti della Casa Circondariale di Lodi.

Nel 2000 produce e realizza il mediometraggio Terra sventrata, che nel 2001 partecipa al Sacher Film Festival. Come attore partecipa al film Palombella rossa diretto da Nanni Moretti (1989) e come co-protagonista al recente “Gianni e le donne” di Gianni De Gregorio..

Per lo spettacolo Petito Strenge (1996), ideato e diretto da Alfonso Santagata, hanno ricevuto il Premio UBU 1997 Massimiliano Speziani e Giuseppe Battiston.