“Nel doppio cd con libro allegato […] una serie di episodi celebri o meno celebri che hanno visto protagonista il Chelsea Hotel, dalla notte d’amore tra
Leonard Cohen e Janis Joplin alla tragica fine di Nancy Spunghen, la ragazza di Sid Vicious, nella stanza n. 100. E poi ci sono le canzoni, nelle intense
interpretazioni di Giovanardi, da “Famme Fatale” dei Velvet Underground fino a “Il Vino” di Piero Ciampi.”
Il Tirreno – Ed Nazionale – settimanale
14 novembre 2013
“Ora che non c'è più neanche Lou Reed, la sagoma del mitico Chelsea Hotel di New York sembra sempre più offuscata dai ricordi. Venduto come un edificio
qualsiasi, l'estate scorsa, per diventare un condominio di lusso. E dire che in quelle stanze, al numero 222 della 23ª strada, soggiornarono decine di
artisti, protagonisti della controcultura americana intorno agli anni Sessanta e Settanta. […]
Un luogo mitico, uno snodo fondamentale per la storia della musica rock.
Massimo Cotto, critico musicale e assessore alla cultura di Asti, assieme al chitarrista Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus e al musicista Matteo
Curallo, ne raccontano le leggende, in uno spettacolo a cavallo tra musica e teatro.
Davide Agazzi
La Repubblica ed Torino – 16 novembre 2013
“La leggenda rivive nello spettacolo teatrale «Chelsea Hotel». Musiche e parole a ritmo di r'n'r. […]
Si viaggia sulle ali del ricordo senza celebrazioni, sapendo che dietro il rock ci sono stati cuori in affanno, lacrime versate in bicchieri di whisky
sgolati troppo in fretta, abbondanti cocktail di speranze, nevrosi, romanticismo e anarchia. Chelsea Hotel del trio Cotto, Giovanardi, Corallo attraversa
quarant'anni di musica sulle note di pietre miliari come Famme Fatale di Lou Reed, Blowin' in the wind di Bob Dylan e, naturalmente Chelsea Hotel #2 di
Leonard Cohen. Sonorità intimistiche, suggestivi arrangiamenti dai quali emergono la rabbia e le malinconie di due o tre generazioni. Le canzoni riproposte
sul palcoscenico si possono ascoltare nell'omonimo libro-disco «Chelsea Hotel», registrazione del concerto”
Giorgio Trichilo
La stampa ed Torino – 16 novembre 2013
“Non è (solo) un album di cover di pezzi ormai classici, un libro di divulgazione musicale, uno spettacolo teatrale, un omaggio ai grandi del passato e ad
un luogo magico della cultura pop. Chelsea Hotel è tutte queste cose insieme ma anche molto di più. È un esperimento dal sapore magico, capace di
ripercorrere tratti di vita di tanti personaggi attraverso un luogo ammaliante com’era, appunto, l’albergo di Stanley Bard.
[…]
Cotto racconta con istrionico magnetismo tanti piccoli episodi sulle star del rock che si sono incrociate nelle camere oniriche dell’hotel newyorkese. C’è
anche posto per un outsider, Piero Ciampi, unico degli artisti citati a non essere passato per il Chelsea. Ma, per “affinità etiliche”, c’è posto anche per
la sua meravigliosa Il vino.
Il viaggio proposto dai tre artisti è dei più emozionati e trasporta l’ascoltatore/lettore in un mondo fatto di hall, stanze, portieri,
ascensore-montacarichi, cocaina e servizio in camera… Un mondo dalle sei corde e dalle atmosfere psichedeliche del rock degli anni ’60-’70.”
Giuseppe Guarino
www.caffenews.it – 22 novembre 2013
“Nelle sue stanze sono passati musicisti, scrittori, attori e registi. Ora però è chiuso: il glorioso edifcio newyorkese del 1883 diventerà un residence.
Per nostalgici, o curiosi, arriva Chelsea Hotel, libro-disco di Massimo Cotto, tratto dallo spettacolo teatrale con Mauro Ermanno Giovanardi e Matteo
Curallo: la storia, suddivisa per il numero di camera, si alterna alle canzoni.”
IO DONNA – 23 novembre 2013
“Il leggendario Chelsea Hotel, luogo di incontro e di transito di storie torbide, di scrittori, artisti e musicisti (anche squattrinati e ospitati gratis),
crogiuolo di vite e tragedie, fonte di ispirazione di canzoni storiche […]h a chiuso i battenti il primo agosto 2011, quando è stato venduto ai giapponesi
che lo trasformeranno in un residence di lusso. A raccontarne la storia fino a tale epilogo che lo renderà un luogo in cui si respirerà “ricchezza, ma non
leggenda”, resta però uno spettacolo teatrale originale e di successo, che coniuga musica e racconti di vita e arte: stiamo parlando ovviamente di Chelsea
Hotel, che vede fianco a fianco Massimo Cotto, Mauro Ermanno Giovanardi e Matteo Curallo. […] Il sodalizio di questi tre professionisti del mondo della
musica non poteva non colpire il pubblico dei teatri italiani, ma ora il loro progetto è anche un libro-cd, prodotto da Paola Farinetti – Produzioni
Fuorivia e distribuito da EGEA Music: il cofanetto include così sia il testo di Massimo Cotto, da tenere sul comodino, per scoprire magari una stanza a
sera del leggendario hotel, e un disco da gustare in diffusione a casa, davanti a un buon vino o in cuffie mentre si corre, dopo averlo passato sull’iPod.“
Ambrosia Jole Silvia Imbornone
www.lisolachenoncera.it – 23 novembre 2013
“A celebrare questo mito della storia del rock è “Chelsea Hotel”, spettacolo teatrale di grande successo, giunto alla sua terza stagione, che ha visto
protagonisti sul palco un narratore, Massimo Cotto, voce storica delle radio italiane e giornalista rock tra i più apprezzati; un cantante, Mauro Ermanno
Giovanardi, e un musicista, Matteo Curallo che si destreggia tra piano e chitarra. Ora questo fortunato progetto che mescola musica, storia del rock e
teatro, è diventato anche un cofanetto, realizzato da Produzioni Fuorivia e distribuito da Egea Music, che contiene due dischi con le registrazioni dello
spettacolo in scena il 2 febbraio 2013 presso il Teatro Alfieri di Asti, e un libro con i monologhi firmati da Massimo Cotto. Sebbene l’ascolto riesca a
rendere solo parzialmente il fascino e la bellezza dell’azione scenica sul palco, questo doppio disco ci consente comunque di apprezzare a pieno tanto
svolgersi dell’intreccio narrativo, nel quale a farci da guida è la voce di Massimo Cotto, che di stanza in stanza ci racconta la storia di chi vi è
passato, quanto le canzoni interpretate magistralmente da Mauro Ermanno Giovanardi.”
Salvatore Esposito
www.blogfoolk.com – 27 novembre 2013
“Questo disco che si intitola Chelsea Hotel è figlio di uno spettacolo figlio, a sua volta, di un’idea meravigliosa, saltata in mente a quel
musicomane, rock-dipendente e genio della narrazione che risponde al nome e al cognome di Massimo Cotto (a chi altri, in Italia, se no?): raccontare le
storie nella Storia che si sono prese, smarrite, lasciate, ritrovate, vissute tra le stanze e i corridoi del Chelsea Hotel e ricrearne l’apologia in musica
& parole: evocazioni e suggestioni quante ne volete. Ne viene fuori un audio-libro a dir poco sontuoso, diviso tra le sfumature pop/rock dell’io
narrante Massimo Cotto e quelle per voce e chitarra o piano soli di Mauro Ermanno Giovanardi e Matteo
Curallo. […] Dimostrando una cosa su tutte, un dato fondamentale a cui tengo più o meno come Zio Paperone al suo primo cent: che
la canzone d’autore si sostanzia in special modo di parole, può fare benissimo a meno delle coloriture sonore vistose e - dunque - delle band. Complice la
mitologia pop di un Hotel dalla memoria di elefante, in ultima analisi trattasi di un cd doppio + libro specchio fedele di un reading musical-letterario
sul cuore nero e fiammeggiante del rock and roll e della sua Mecca-Rifugio newyorkese, Ritrovo per mattoidi di talento. Un disco im-per-di-bi-le, nel senso
letterale della parola.”
Mario Bonanno
Mescalina.it – 27 novembre 2013
“Un doppio cd di una piéce teatrale dedicata al «Chelsea Hotel». ma anche un librodisco
che conta la storia del rock e della cultura pop del '900. L'autore è Massimo Cotto: disc jockey, scrittore, critico musicale, conduttore radiofonico, uomo
di spettacolo, giornalista, innamorato della parola. Scritta, cantata, recitata non fa differenza, l'importante è che sia parola. E della musica.
Affabulatore scafato, Cotto entra nelle camere dell'hotel newyorkese disegnando atmosfere e contorni di un luogo più mitico che reale. Grazie anche a
Matteo Curallo (chitarre e pianoforte), Mauro Ermanno Giovanardi (voce) chiamati a confrontarsi con le musiche dei tanti mostri sacri che al Chelsea hanno
abitato, da Lou Reed a Dylan, Cohen e Sid Vicious, Patti Smith”
Paolo Odello
L’unità – 03 dicembre 2013
“Il giornalista musicale e scrittore Massimo Cotto, nella registrazione effettuata durante lo show del 2 febbraio 2013 in un Teatro Alfieri di Asti
esaurito in ogni ordine di posto, racconta le vicende di un luogo nel quale sono transitati artisti del calibro di Leonard Cohen, Sid Vicious, Édith Piaf,
Patti Smith, Bob Dylan e tanti altri. Le sue descrizioni, da innamorato del rock e allo stesso tempo da testimone e cronista lucido, tendono a ricostruire
alcuni momenti e a descrivere i protagonisti che si sono avvicendati nell’albergo realmente esistito, ma apparentemente fuori da qualsiasi logica connessa
con lo spazio e con il tempo.
Le storie vissute nel Chelsea Hotel sono tradotte musicalmente da Mauro Ermanno Giovanardi. L’ex Giò dei La Crus, con la sua voce rispettosa e diretta,
viene aiutato qui dal chitarrista-pianista Matteo Curallo a fungere simultaneamente da contorno e da parte fondamentale del racconto. Il narratore a volte
sembra tornare direttamente all’interno del Chelsea Hotel e in alcune delle sue stanze, in altri casi invece tenta di fare luce su quelle scene ambientate
tra gli anni ’60 e gli anni ’70. E il suo diario di viaggio si riempie di ricordi che spesso si accavallano l’uno con l’altro, anche se poi ci pensa lui
stesso a rimettere in ordine il susseguirsi dei fatti.”
Leonardo Follieri
www.jamonline.it - 12 dicembre 2013
“Un libro e due dischi per raccontare le leggende del mitico Chelsea Hotel di New York. […] Nato innanzitutto come uno spettacolo teatrale che ha girato - e continuerà a girare - l'Italia, "Chelsea Hotel" racconta con grande freschezza e capacità narrativa le
vicende avvenute nello storico albergo che sorgeva nel quartiere bohémien di Manhattan, nelle cui stanze hanno trovato casa scrittori,
musicisti, attori, divi e fan. Un luogo che ha testimoniato le tragedie e le creazioni immortali di grandi geni, spesso squattrinati e
ospitati gratis. […]Ora che l'hotel non esiste più - ha chiuso il primo agosto 2011 per diventare un residence di lusso - si può solo riviverlo attraverso
gli appassionati ricordi di Cotto e le canzoni che Giovanardi interpreta divinamente.”
Il corriere di Como
19 dicembre 2013
“Uno “spettacolo spettacolare”, per dirla à la Moulin Rouge, quello portato in scena […]da Massimo Cotto e Mauro Ermanno Giovanardi, con
Matteo Curallo alla chitarra e pianoforte, divenuto poi doppio disco con libretto, prodotto da Produzioni Fuorivia e disponibile per tutti coloro i quali
vogliono intraprendere un viaggio in tanti affascinanti e diversi tempi passati ma in un solo luogo specifico: il Chelsea Hotel. Spettacolo spettacolare
perché in grado di mettere in scena, con la sola voce narrante di Cotto e voce “cantante” di Giovanardi, alcuni degli episodi più importanti tra quelli che
hanno animato lo storico albergo di New York, ormai destinato a restare impresso solo nella memoria di chi c’è stato, dato che nel 2011 è stato chiuso e
venduto per 80 milioni di dollari, per farne un hotel di lusso, ben lungi da ciò che fu negli anni in cui a gestirlo era il geniale Stanley Bard, ovvero
gli anni in cui un modesto hotel di mattoni rossi diventò leggenda. […] Impossibile raccontare tutte le storie impregnate per sempre tra le ormai
“rimaneggiate” pareti del Chelsea Hotel, ma questo di Cotto, Giovanardi e Curallo è un omaggio ispirato e coinvolgente, in grado di riportare in vita, per
un paio d’ore, l’albergo che più ha contribuito ad alimentare le leggende del rock e della letteratura americana e non solo.”
Doriana Tozzi
www.ithhinkmagazie.it – 06 febbraio 2014
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