…
Uno spettacolo insolito, un’elaborazione a partire dall’immortale
personaggio letterario, sul tema degli “invincibili”…
La messinscena comincia dimessa, più privata che da palcoscenico,
e prende quota quando cominciano a dipanarsi alcune poesie di
struggente bellezza… Applausi convinti di un pubblico
folto”
[Altan, Corriere del Ticino, 16
dicembre 2005]
Un tavolo d’osteria, qualche bicchiere di vino, quattro
sedie, anche quella per il Chisciotte nascosto tra il pubblico:
sullo sfondo la sagoma di un cavaliere errante e in scena il
trio formato dallo scrittore Erri De Luca, dal musicista Gianmaria
Testa e dal clarinettista Gabriele Mirabassi.
“Chisciotte e gli invincibili” è andato in
scena per due applaudite serate al politeama Rossetti. Nato
dall’esigenza di omaggiare quelli che giocano pulito con
il mondo, lo spettacolo, scritto dallo stesso De Luca, alterna
poesie cantate su musiche originali a parole di grandi autori:
come Izet Sarajlic, poeta rimasto nella sua Sarajevo, nei cupi
giorni di guerra, per “condividere”.
Lo spirito di condivisione anima l’intero spettacolo che
De Luca conduce tessendo la trama di un viaggio tra i capisaldi
della vita di Chisciotte…
Gabriele Mirabassi eleva l’ambientazione informale ad
altezza di concerto: il suo clarinetto jazz accompagna la chitarra
e si produce in emozionanti assoli di musica contemporanea,
mentre la voce suadente di Gianmaria Testa, a volte in duetto
con De Luca, canta strofe rubate ai poeti…”
[Giorgia Gelsi, Il Piccolo, 1°
dicembre 2005]
“Ostinati
sognatori che non si arrendono, che credono che gli spettacolo
‘buoni’ nascano attorno ad un tavolo di cucina,
fra pane, formaggio e un fiasco di vino, per amicizia e sintonia
d’intenti: tanto convinti che quest’amicizia e questo
clima sereno possa essere condiviso con gli spettatori, che
anche il tavolo, il vino e il pane e formaggio traslocano sul
palcoscenico. Ostinati sognatori che credono che invincibile
non è chi non perde mai, ma “chi non si lascia
sbaragliare dalle sconfitte, chi mai rinuncia a battersi di
nuovo”. Ecco com’è nato Chisciotte e gli
invincibili, un mix di musica e teatro che vede protagonisti
tre “sognatori” di lungo corso come lo scrittore
Erri De Luca, lo chansonnier capostazione, Gianmaria Testa,
l’atleta del clarinetto Gabriele Mirabassi… Chisciotte
e gli invincibili non nasce con intenti celebrativi, ma sull’onda
di un precedente e analogo esperimento, intitolato Attraverso,
che metteva insieme, oltre a Erri De Luca, Testa e Mirabassi,
anche Marco Paolini e Mario Brunello. Durante la tournée
di quello spettacolo anche Erri De luca, rimasto fra le quinte,
si lasciò tentare dal palcoscenico e ora in Chisciotte
riveste il ruolo di attore a pieno titolo…”
[Alessandra Vindrola, La Repubblica
(Torino), 23 novembre 2005]
Attorno
a un tavolo d’osteria, tre uomini bevono, parlano, suonano
e cantano.
Dietro di loro solo un attaccapanni con appesi uno scolapasta
a mo’ di elmo e un ombrello per spada…Evocano cavalieri
che lottano contro le ingiustizie… e lo fanno con un equilibrio
e una delicatezza che coinvolge e emoziona e il pubblico, alla
fine, applaude con gran calore per un quarto d’ora. Il
sipario si apre sulle note squillanti e suadenti del clarinetto,
cui si unisce la chitarra e la voce di Gianmaria Testa che intona
versi di Nazim Hikmet, quindi Erri De Luca che parla di Chisciotte…
Uno spettacolo ballata attraverso canzoni e versi di grandi
poeti, da Raphael Alberti e Giuseppe Ungaretti, per spaziare
dalla prima guerra mondiale alla Bosnia, riferendo sentimenti,
evocando parole e immagini, senza enfasi, sempre in modo piano
e intenso, così che ogni tanto questa ballata a più
voci ha il suono profondo della verità e quello leggerissimo
e fragile della poesia…
[P.Petroni, ANSA, 14 novembre
2004]
…Così come il suo eroe della Mancia, anche Erri
De Luca ha due compagni per questa impresa. Gianmaria Testa
è ormai riconosciuto come degno erede della migliore
canzone d’autore italiana – anche se per anni è
stata la Francia la sua patria adottiva – con la sua chitarra
e le sue melodie semplici disegnate con morbidezza, calore e
intensità. Al suo fianco, un altro musicista molto apprezzato
nella scena della musica jazz europea, Gabriele Mirabassi, uno
dei massimi virtuosi odierni del clarinetto, a livello internazionale…
[Messaggero Veneto, 16 novembre
2004]
Era un pubblico non di indifferenti, di semplici spettatori
quello che sabato 13 novembre, dopo una lunga coda all’esterno,
ha stipato il teatro Toselli per “esserci” alla
prima di “Chisciotte e gli invincibili” di Erri
De Luca proposto nell’ambito della rassegna “Scrittoriincittà”…
A dar corpo sulla scena a questi invincibili, oltre allo stesso
Erri nell’insolita veste di un cantastorie, c’era
la famigliare voce con chitarra di Gianmaria Testa e i suoni,
simili a grida di rabbia, di dolore o di malinconici pianti,
del magico clarino di Gabriele Mirabassi…Drammi evocati
col ricorso a brani di poesia contemporanea, rimodulati in canzoni
che trasformano lo spettacolo in un corale e coinvolgente rifiuto
delle guerre, quelle passate e soprattutto quelle di oggi…
[La Masca, 17 novembre 2004]
….“Chisciotte e gli invincibili” di Erri De
Luca…è un invito a riscoprire il teatro quale luogo
d’incontro di menti pensanti, che sbarrano irrimediabilmente
la strada a tutte le nevrosi da telecomando…
Liberata da qualsiasi orpello decorativo e da ingombranti regie,
la scena di “Chisciotte e gli invincibili”, accoglie
il pubblico come la sala di una locanda in cui si sosta durante
la pausa di un viaggio. E, infatti, Erri De Luca, Gianmaria
Testa e Gabriele Mirabassi ci capitano intrecciando i propri
percorsi diversi…
[F.Farina, CORRIERE DEL MEZZOGIORNO,
26 novembre 2004]
Nel clima da eterna fiction che è in giro, il teatro
è diventato un piacevole ritorno alla realtà.
E’ per questo che tre artisti irregolari hanno deciso
di mettersi insieme su un palco per dire la loro in uno spettacolo…l’esperienza
meticcia s’intitola “Chisciotte e gli invincibili”
e porta in giro poesie e un Chisciotte dei giorni nostri che
lotta e non si arrende…
[A.Bandettini, La repubblica,
27 novembre 2004]
…Alla Galleria Toledo è in scena “Chisciotte
e gli invincibili”, percorso per pacati sussulti, sentimenti
ed emozioni, in cui la poesia diventa tessuto per una drammaturgia
intensa ed ispira musiche che feriscono il cuore. Hikmet, Brecht,
Ungaretti…come amici ritrovati e restituiti a noi dai
tre protagonisti di questo spettacolo anni ’70, ma senza
nostalgia, ricco di passione e saggezza. Molti applausi alla
“prima”…
[G.Baffi, La Repubblica, ed. Napoli,
27 novembre 2004]
…Parole dense di poesia e melodie ora dolci ora sferzanti,
accompagnano lo spettatore in una metaforica cavalcata in sella
al destriero Ronzinante: in scena, assieme allo scrittore napoletano,
ci sono il cantautore Gianmaria Testa e il jazzista Gabriele
Mirabassi, virtuoso del clarinetto. Il trio rievoca la figura
del cavaliere della Mancha seguendone le tracce negli scritti
di poeti e romanzieri e nella vita stessa…
[N.Abet, ROMA, 27 novembre 2004]
…L’atmosfera induce alla riflessione, al ricordo,
alla nostalgia. Rapiti dalla bravura musicale di Testa e Mirabassi
e dalla profonda immedesimazione dello scrittore napoletano,
gli spettatori applaudono calorosamente mentre una bellissima
jam session popolare dei tre chiude la rilettura di un mito
…
[L.Ruggeri, NAPOLI PIU’,
27 novembre 2004]
…Sul palco buio della Galleria Toledo. Prima la musica:
Gabriele Mirabassi, bravissimo “atleta” del clarinetto.
Poi la luce. Erri De Luca entra in scena e accende una lampadina.
Infine lo scolapasta e il vino…viene appoggiato su un
tavolaccio da osteria intorno al quale ci sono quattro sedie.
La terza è subito occupata da Gianmaria Testa che imbraccia
la chitarra…E’ come una lunga ballata con il valore
aggiunto di un clarinetto jazz che puntella parole ruvide e
sognatrici scelte dallo scrittore napoletano e spesso da lui
dette e cantate…
[N.Festa, Corriere del Mezzogiorno,
27 novembre 2004]
“Questo spettacolo è dedicato a tutte le persone
che giocano pulito col mondo”. La frase, nient’affatto
casuale in un momento storico come questo, è l’incipit
che lo scrittore Erri De Luca ha scelto di recitare per questo
“Chisciotte e gli invincibili”, spettacolo che,
in questi giorni alla Galleria Toledo, lo vede impegnato con
gli altrettanto grandi, Gianmaria Testa e Gabriele Mirabassi
in un errabondo percorso attraverso la musica, la poesia, i
pensieri di una generazione …Un percorso che si dipana
tanto nella voce calda e nella chitarra di Testa come nei suoni
acuti del clarinetto di Mirabassi o nella voce recitante di
De Luca...Parole dure e solenni pur nella loro semplicità,
un esempio di quell’essere lucidi davanti alla follia
della tragedia di cui Chisciotte è stato l’espressione
più solenne, e di cui oggi uno scrittore, uno chansonnier
e un clarinettista cercano di essere seguaci.
[CRONACHE DI NAPOLI, 28 novembre
2004]