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febbraio 2003 h 20.45
8 febbraio 2003 h 20.45
9 febbraio 2003 h 16.00 & h 20.45
FERRARA
– Teatro Comunale
Corso Martiri Libertà, 5
Guarda
che luna!
di
e con
Banda
Osiris
Enrico Rava
Gianmaria Testa
Stefano Bollani
Enzo Pietropaoli,
Piero Ponzo
disegno
luci di
Maurizio Viani
coordinamento
scenico di
Giorgio Gallione
Produzioni
Fuorivia
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
PRESSO
TEATRO COMUNALE
C.SO MARTIRI LIBERTA’, 5
44100 FERRARA
TEL. 0532 218319 FAX. 0532 247353
e-mail: teatro@comune.fe.it sito : www.teatrocomunaleferrara.it
orario di biglietteria: C.so Giovenca, 12 - Tel. 0532 202675.
Fax 0532 206007
lunedì, giovedì, sabato: ore 10-12.30 / 16-19.30;
martedì, mercoledì e venerdì: ore 16-19.30
domenica e festivi: riposo
Torino
e la musica dei night, delle balere. Buscaglione, il primo jazz,
le notti all’ultimo respiro. La malavita un po’ inventata
un po’ sul serio e la fabbrica, laggiù, lontana,
in sottofondo. La luna che si specchia in mari immaginati, il
fumo di mille sigarette, whisky e donne -ah che donne!- dalle
curve mozzafiato, ma solo raccontate.
Guarda che luna…
Ci sono Enrico Rava, Gianmaria Testa e la Banda Osiris insieme
per la prima volta. Come a dire il jazz, la canzone italiana e
la musica che fa la parodia e ride di se stessa. E poi c’è
Fred Buscaglione che è il grimaldello, l’occasione,
il punto di partenza, l’atmosfera. C’è Fred
che aleggia e cuce insieme i vari quadri, anche se nessuno lo
citerà mai, assolutamente mai.
Raccontare
questo “Guarda che luna…”, non è cosa
semplice. Forse si può cominciare dicendo che cosa non
è: non è uno spettacolo teatrale, non è un
concerto, non è un’antologia in musica e non è
neppure un omaggio a Fred Buscaglione. Piuttosto vengono in mente
le scatole cinesi, ne apri una e dentro ne trovi un’altra
e poi un’altra ancora e poi ancora. Viene in mente una storia
che si costruisce a mano a mano e che si regge anche su ciò
che nella storia non sta scritto: ricordi, malinconie, tenerezze
e risate, un certo spirito del tempo… A fare da legame,
una parola, una situazione oppure una melodia. C’è
una finestra che si affaccia su un paesaggio e il paesaggio è
attraversato da una strada e la strada porta molto più
lontano di quanto l’occhio può guardare. C’è
la luna di Buscaglione ma anche quella di Testa, “sopra
i tetti di Torino”; c’è una notte fatta di
botte, spari e “ossa rotte” che porta a un’altra
notte e a un’automobile che aspetta e che riparte all’alba
sulle note di Chet Baker. C’è l’atmosfera di
Parlami d’amore Mariù e di Baciami piccina e poi
quella del night dove il pianoforte è un tavolo da biliardo
e le donne sono “Joking Lady” con “curve mozzafiato”.
Si ride, si sorride, si ricorda, ci si abbandona alla tenerezza,
si canticchia, si è presi da sorpresa….
Guarda che luna….
“…perché
se a Torino ci fosse il mare probabilmente, adesso, non staremmo
qui a cantarlo”
Gianmaria Testa
“…perché
era l’unico modo per farvi andare fuori di TESTA, raccontandovi
il RAVA e la fava”
Banda Osiris
“…perché
mi piace sognare la mia adolescenza”
Enrico Rava
“…Botte,
bambole, whisky e luna: in fondo lavorare è meno noioso
che divertirsi…”
Giorgio Gallione